[LA VICENDA POLITICA MILANESE]

Testo collettivo firmato da Gian Piero Castano, Carlo Ghezzi, Gioacchino Ghisio, Loris Maconi, Pierantonio Panzeri, Ardemia Oriani, Franco Rampi, Riccardo Terzi

La vicenda politica milanese mette in luce una situazione gravissima di crisi istituzionale, di delegittimazione del sistema politico, di inquinamento non episodico ma strutturale e organico nella vita delle istituzioni democratiche.

Ciò pone a tutte le forze politiche e sociali problemi e interrogativi di carattere strategico per mettere a punto una linea rigorosa e coerente che tagli le radici del partito trasversale degli affari e che realizzi un programma riformatore di vasto respiro.

Ciò che va definitivamente superata è la concezione della politica come governabilità fine a se stessa come mera amministrazione, come gestione del potere; il che significa recuperare la qualità di un impegno programmatico e progettuale che rimetta al centro i fini dell’azione politica, la qualità dello sviluppo e dell’organizzazione sociale.

Di tutto questo abbiamo cominciato a discutere nella CGIL, considerando che anche il sindacato debba sapersi rinnovare, debba dimostrare con i fatti di avere tutte le carte in regola, e debba oggi svolgere una funzione essenziale di mobilitazione civile e democratica dei lavoratori.

I temi che sono sul tappeto richiedono un impegno di carattere straordinario. Il PDS milanese e regionale colpito duramente dal coinvolgimento di suoi iscritti e dirigenti, ha la necessità di aprire una discussione di grande respiro, che coinvolga tutti gli iscritti, e che sia aperta al confronto più largo con le forze della società e della cultura milanese.

Ciò può essere fatto solo da un Congresso, che sia seriamente preparato, e che consenta di ricostituire nel partito un quadro di chiarezza, di garanzia, di autorevolezza dei gruppi dirigenti.

Per questa ragioni ci sembra che sarebbe oggi un errore dare una risposta affrettata ai problemi di direzione che sono aperti, nella struttura milanese e lombarda, con accordi tutti interni agli equilibri di corrente; ci sembra anzi che l’attuale regime correntizio debba essere radicalmente rivisto e superato, in quanto espone il partito al rischio di una paralisi politica e di una lotta intestina di gruppi burocratici che fa ostacolo al pieno dispiegamento delle potenzialità del PDS come nuovo partito della sinistra.

La soluzione può essere quella di affidare la direzione del partito e la preparazione del Congresso, in questa fase straordinaria, ad un gruppo autorevole di “garanti”, con l’impegno diretto anche di dirigenti nazionali, con l’obiettivo di offrire a tutto il partito, a tutti gli iscritti, la possibilità di una discussione libera e democratica e di favorire, con il Congresso e sulla base delle scelte di linea politica che in quella sede andranno compiute, un nuovo assetto dei gruppi dirigenti con tutte le garanzie, oggi più che mai necessarie, di rappresentatività democratica, in un rapporto di fiducia con gli iscritti e con l’area di opinione pubblica democratica alla quale il partito si rivolge.

 

Gian Piero Castano     Segretario generale FIOM Lombardia
Carlo Ghezzi               Segretario generale CdLM Milano
Gioacchino Ghisio      Segretario generale SPI Milano
Loris Maconi              Segretario generale CdL Brianza
Pierantonio Panzeri     Segretario CdL Milano
Ardemia Oriani           Segretario CdL Milano
Franco Rampi             Segretario CGIL Lombardia
Riccardo Terzi            Segretario generale CGIL Lombardia



Numero progressivo: H10
Busta: 8
Estremi cronologici: [1992]
Descrizione fisica: Fogli battuti a macchina
Tipo: Relazioni
Serie: Scritti Politici - Riflessioni politiche -