STORIA DELL’ARCHIVIO

L’ARCHIVIO CARTACEO

Nel corso della sua vita, Riccardo Terzi ha raccolto e conservato gran parte dei documenti che concernono la sua attività politica, sindacale e culturale. Questa raccolta è stata depositata presso un ufficio della Camera del Lavoro di Milano, affinché le carte venissero conservate e messe a disposizione degli studiosi.
A questo scopo, il Gruppo di lavoro Riccardo Terzi ha incaricato Chiara Dogliotti, ricercatrice di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa, di eseguire un lavoro di riordino e di ricondizionamento delle carte, che consentisse di ottenere una panoramica della consistenza dell’archivio e, in particolare, della quantità e della tipologia degli scritti di Terzi disponibili.
Le carte sono state quindi ordinate e catalogate.

Per una descrizione completa di questa fase, rimandiamo al testo di Chiara Dogliotti Il progetto Archivio Riccardo Terzi.

L’ARCHIVIO DIGITALE

Come Gruppo di Lavoro Riccardo Terzi, abbiamo deciso di mettere a disposizione, all’interno di questo sito, tutti i documenti e tutte la carte dell’archivio in forma digitale.
Quindi, non un semplice indice di consultazione, che rimanda in ultima analisi ancora all’archivio cartaceo, ma un vero e proprio archivio digitale.
Abbiamo fatto questa scelta, forse ambiziosa, perché è nostro desiderio che l’archivio sia uno strumento di ricerca e di consultazione non solo per lo storico e il sindacalista professionisti, ma anche per chiunque desideri approfondire la storia politica italiana degli ultimi decenni.

STRUTTURA DELL’ARCHIVIO

I materiali appartenenti all’archivio sono divisi i tre serie principali, divise a loro volta in sottoserie.

• SCRITTI POLITICI
• PCI (1963-1982)
• Riflessioni politiche (1983-2015)

• SCRITTI SINDACALI
• CGIL (1983-2002)
• CRS (1991-2008)
• CNEL (1994-1999)
• SPI (2003-2015)

• CULTURA

Gli SCRITTI SINDACALI sono relativi al periodo (dal 1983) in cui Terzi ricopriva un incarico di dirigente sindacale. Questi si dividono nelle sottoserie CGIL (scritti in qualità di dirigente del sindacato), CRS e CNEL (scritti in qualità di rappresentante della CGIL presso le rispettive istituzioni) e SPI (scritti in qualità di dirigente del sindacato dei pensionati della CGIL).Gli SCRITTI POLITICI includono, nella sottoserie PCI, tutti i materiali relativi al periodo (fino al 1982) in cui Terzi ricopriva un incarico di dirigente politico, prima nella FGCI e quindi nel PCI. La sottoserie Riflessioni politiche include invece le riflessioni sulla politica italiana – nella forma di saggi, articoli, bozze e relazioni per convegni – che Terzi scrive anche quando non ricopre cariche politiche, ma sindacali.

La serie CULTURA raccoglie invece materiali attinenti all’aspetto culturale della produzione di Terzi, sia nel senso di scritti suoi di carattere culturale, sia in quello di prodotti della sua attività di organizzatore e animatore di eventi culturali.

Un’ulteriore divisione tiene conto della tipologia dei documenti. Si tratta nella maggior parte dei casi di scritti di Terzi, editi o inediti, suddivisi in RELAZIONI presentate a convegni e congressi, e SCRITTI pensati per la pubblicazione su quotidiani e riviste.
Non mancano però all’interno dell’archivio numerosi documenti editi contenenti INTERVISTE a Terzi o DIBATTITI a cui ha partecipato. A questi vanno infine aggiunti testi di altri autori ma RELATIVI A TERZI, da lui conservati nell’archivio o aggiunti successivamente dal Gruppo di lavoro.

Ciascun documento all’interno dell’archivio è accompagnato da una serie di informazioni.

  • La collocazione archivistica: serie, sottoserie, tipo, busta, numero progressivo.
  • Una descrizione fisica del materiale conservato: pagine di rivista o di quotidiano, stampe di pagine web per i testi editi online, fogli battuti a macchina o stampe da file PC. Versioni diverse dello stesso documento, sostanzialmente identiche dal punto di vista contenutistico, sono state riunite nella stessa unità archivistica, riportando eventuali osservazioni nelle note. Il testo riportato corrisponde, di norma, alla versione edita. Versioni di uno stesso documento con differenze significative sono state numerate con un unico numero progressivo e l’aggiunta di un “bis” a una delle due versioni.
  • Gli estremi di pubblicazione, nel caso di testo edito. Nel caso di un testo pubblicato su diverse riviste o ripubblicato in momenti diversi, vengono riportati tutti gli estremi corrispondenti se disponibili.
  • Gli estremi cronologici: questi corrispondono alla data del convegno, congresso, assemblea in cui è stata presentata una relazione, se disponibile, oppure alla data di pubblicazione della relazione o dell’articolo. In alcuni casi, è stata riportata o preferita la data aggiunta a mano da Terzi. Nel caso dei numerosi documenti privi di data, si è cercato di datarlo con la minore approssimazione possibile, in base al loro contesto e contenuto. Quando si è riusciti a risalire con certezza all’anno, questo è stato indicato tra parentesi quadre (esempio: [1992]). Quando invece è stato stabilito con un margine più o meno ampio di incertezza e di approssimazione si è aggiunto un punto di domanda ([1992?]). Vi sono documenti che risultano tuttavia senza data (s.d.).
  • Il titolo di ciascun documento corrisponde quasi sempre a quello presente nella versione a stampa. In alcuni casi è stato preferito, se presente, il titolo originariamente scelto da Terzi nella bozza. Nelle numerosissime relazioni inedite, quasi tutte prive di titolo, per una maggiore facilità di consultazione online è stato aggiunto un titolo tra parentesi quadre.
  • In alcuni casi, è presente una breve descrizione del contenuto del documento.